mercoledì 27 giugno 2018

Il riciclo non basta


Riciclare la plastica non basta per contrastare l’inquinamento, né salverà i mari del Pianeta. Colpa di una produzione in vertiginosa crescita su scala globale, di contro, solo il 9% di tutta la plastica prodotta viene correttamente riciclata. L’Italia è al secondo posto in Europa, per plastica prodotta, il 40 per cento della quale viene impiegata per produrre imballaggi. L’unica possibilità per intervenire in modo risolutivo è quella di ridurre, drasticamente e con urgenza, l’immissione sul mercato di imballaggi in plastica usa e getta.
Le grandi aziende che continuano a fare profitti con la plastica usa e getta sanno benissimo che è impossibile riciclarla tutta, ma continuano a produrne sempre di più.
Nonostante in Italia il tasso di riciclo degli imballaggi sia cresciuto negli ultimi anni, passando dal 38% del 2014 al 43% del 2017, non è riuscito a bilanciare l’aumento del consumo di plastica monouso. Le tonnellate di imballaggi non riciclati, infatti, sono rimaste sostanzialmente invariate dal 2014 (1,292 milioni di tonnellate) al 2017 (1,284 milioni di tonnellate) vanificando, di fatto, gli sforzi e gli investimenti per migliorare e rendere più efficiente il sistema del riciclo. Oggi in Italia, di tutti gli imballaggi in plastica immessi al consumo, solo poco più di 4 su 10 vengono effettivamente riciclati, 4 invece vengono bruciati negli inceneritori e i restanti immessi in discarica o dispersi nell’ambiente.


Anche il recente bando cinese per l’importazione di rifiuti in plastica potrebbe incidere negativamente sul tasso di riciclo degli imballaggi nel nostro Paese. È possibile immaginare un incremento del tasso di riciclo degli imballaggi in plastica nei prossimi decenni a causa del consolidamento di meccanismi come la Responsabilità estesa del produttore, i crescenti impegni da parte delle aziende ad introdurre plastica riciclata negli imballaggi e la possibile introduzione di sistemi di deposito su cauzione.
I dati evidenziano che l’unica possibilità per intervenire in modo risolutivo è ridurre la plastica monouso, riprogettando gli imballaggi nella direzione della durevolezza e del riutilizzo prima ancora della riciclabilità.

Estratto da: "Il Fatto Quotidiano"

martedì 26 giugno 2018

L’analfabetismo digitale in Europa: “Diamo i numeri”.


L’Italia è in fondo alla classifica, il 34% degli italiani non ha mai usato Internet, è questo uno dei dati che emerge dalle ultimi indagini di Eurostat in tema di banda larga e alfabetizzazione digitale.
In media, nei 28 paesi dell’Ue, è il 79% delle famiglie ad avere accesso a internet. Di loro, il 76% dispone della banda larga e anche qui l’Italia si posiziona al di sotto della media europea, registrando il 69% delle famiglie connesse. Stesso risultato se si osserva l’uso quotidiano della rete. Solo il 54% degli italiani dichiara di usare internet ogni giorno, a fronte di una media europea del 62%. Male anche per quanto riguarda il rapporto tra istituzioni e privati: solo il 21% dichiara di usare i servizi digitali offerti dalla pubblica amministrazione, a fronte di una media europea pari al 41%.


L’Italia non va meglio in termini di velocità di banda, dove totalizza in media una velocità di 4.9 Mbps (megabit per secondo). Paesi Bassi, Svizzera e Repubblica Ceca dominano la classifica con una velocità superiore agli 11 Mpbs. Al di sotto dell’Italia compare solo la Turchia, con 4 Mbps.
Ma se nel contesto europeo l’Italia rimane in fondo alla classifica, all’interno della Penisola la realtà cambia di regione in regione. Internet , secondo quanto rileva l’Istat, è disponibile nel 63,3% delle famiglie del Centro-Nord e solo nel 55,1% delle famiglie residenti nelle regioni del Sud e nel 54,7% delle Isole. Permangono anche le differenza di genere, naviga il 60,2% degli uomini e il 49,7% delle donne.
E se in Italia internet arranca, la tv va a gonfie vele. Secondo le elaborazioni dei dati Ocse a cura del centro di ricerca Observa, aumentano le ore di consumo televisivo giornaliero. Nel 2002 le famiglie italiane trascorrevano in media 3,8 ore al giorno davanti alla televisione. Nel 2011 sono diventate 4,2.

lunedì 25 giugno 2018

Blocco delle importazioni di rifiuti da parte della Cina


Il blocco delle importazioni di rifiuti di plastica non industriali in Cina, in vigore dal 1 gennaio 2018, avrà un impatto globale. Morale: a causa del bando cinese si dovrà trovare una sistemazione per 122 milioni di tonnellate di plastica entro il 2030. Dal 1993 le importazioni e le esportazioni annuali globali di rifiuti di plastica sono salite alle stelle, con una crescita di circa l’800% nel 2016, mentre solo il 9% di tutta la plastica prodotta è stata riciclata, la maggior parte è finita nelle discariche o nell’ambiente naturale.
Dal 1992 la Cina ha importato oltre 116 milioni di tonnellate di bottiglie, contenitori per il cibo e buste di plastica, quasi la metà delle importazioni mondiali. Di qui, la decisione di vietare l’importazione di 24 tipologie di materiali da riciclare: plastica riciclabile, residui tessili, carta straccia di qualità inferiore e altri materiali. Una vera e propria campagna contro la spazzatura straniera, un mercato stimato nel 2016 in 17 miliardi di dollari, soprattutto da Europa e Usa. Una decisione a cui si è arrivati, anche perché molti rifiuti non venivano riciclati, a causa di inefficienze del sistema o perché fortemente contaminati da altri materiali, finendo così nell’ambiente, già fortemente inquinato.


L’Italia esporta circa il 12% della sua plastica in Cina, ma il vero problema è un altro. Nella lista nera dei materiali che non si possono più esportare in Cina, infatti, c’è anche una tipologia di carta da macero. Prima del blocco cinese esportavamo un terzo del nostro macero e lo importavamo nuovamente sotto forma di cartone per imballaggi e carta grafica. Tradotto in numeri: nel 2016 abbiamo esportato 1,9 milioni di tonnellate delle 6,5 totali di carta e cartone raccolti e il 54% è andato in Cina. L’Italia, ad oggi, non è in grado di trasformare tali quantità. Di questa enorme mole, oltre la metà era destinata a Pechino. I materiali si stanno continuando ad accumulare presso gli impianti di recupero, ormai vicini alle capacità di stoccaggio massime.
Da: "Il Fatto Quotidiano"

martedì 20 febbraio 2018

ANCORA SUI FURBETTI DI CUI NESSUNO PARLA

In questi giorni dove impazza la caccia al Grillino " diversamente onesto" che non ha restituito parte dei suoi legittimi soldi al fondo per lo sviluppo delle microimprese, e per il quale, è bene ricordare, provvedimenti di sospensione sono stati immediatamente intrapresi dallo stesso MoVimento, un giornale moderato come il Sole 24 ORE pubblica un servizio sui mancati rimborsi dei danni erariali commessi dai dipendenti e amministratori pubblici nei confronti della Pubblica Amministrazione. Vale a dire nei confronti di tutti noi cittadini.
In questo servizio viene certificato, dai dati della Corte dei Conti, che a fronte di danni erariali certificati e inconfutabili per condanne definitive pronunciate dalla medesima Corte nei confronti dei dipendenti pubblici per 1.690 milioni di EURO, soltanto 272 milioni in cinque anni, sono stati risarciti dai Furbetti pubblici, per il semplice motivo che la riscossione viene demandata allo stesso settore pubblico e quindi ai colleghi di coloro i quali hanno realizzato i vari ammanchi. Questo è uno degli effetti perversi della cosiddetta riforma Madia, quella, per intenderci, che avrebbe dovuto mandare a casa licenziandoli in 30 giorni, i furbetti della cosa pubblica. Allego l'articolo invitando i volenterosi a una buona lettura e opportuna riflessione.

venerdì 1 settembre 2017

Cosa ne pensate?

Avete letto questo articolo de “Il Fatto Quotidiano”?


Molti pensano che rimuovere il numero chiuso d’iscrizione ai corsi sia un modo valido per garantire il diritto allo studio.
Altri pensano che sia solo un modo per creare flotte di laureati mediocri lavorativamente inconsistenti e che il diritto allo studio lo si possa esercitare liberamente fuori dagli atenei.

Voi cosa ne pensate?

venerdì 4 agosto 2017

Storie di una notte di mezza estate

In queste calde settimane estive, molti di noi si muoveranno per visitare e apprezzare quanto più possibile le bellezze del nostro paese, è di questo che vorrei parlarvi oggi. L’immagine che vedete allegata non è aggiornatissima, è vero,  ma deve servire per portare avanti un’idea, un concetto.
Senza sbilanciarsi in valori percentuali approssimativi, l’Italia è uno dei paesi culturalmente e artisticamente più ricchi al mondo e tanto dovrebbe bastare per convincerci che le strade che stiamo battendo sono completamente sbagliate. Valorizzare il patrimonio artistico italiano vuol dire creare decine di migliaia di posti di lavoro, senza contare il profitto economico che da solo, potrebbe bastare nel sostentamento delle strutture stesse e di tutto ciò che gli naviga intorno.
Siamo artisticamente apprezzatissimi a livello internazionale eppure, passeggiando per castelli, musei, monumenti e centri storici molto spesso la prima cosa che salta all’occhio è il disordine, l’incuria e il degrado, pezzi di storia abbandonati ed altri svenduti a privati o addirittura all’estero, forse dovremmo concentrarci e rivedere le strategie utili allo sviluppo del paese.
L’Italia è un paese tutto da scoprire.

“Il Patrimonio Artistico è il Simbolo Ideologico e Culturale di un Popolo” Sergio Romano.


Vergogna in una scuola a Brindisi

Alcuni ragazzi dell’ITT Giorgi di Brindisi, pur vincendo la fase nazionale di un prestigioso concorso di robotica, non riescono ad accedere per motivi economici, alla finale mondiale in Giappone.
Senza voler indagare su chi possa essere il colpevole, il ministero, la preside o qualsiasi altra istituzione, si prendano una pausa di riflessione per capire se è questo il modo di approcciare verso i nostri cervelli alla quale manifestiamo tutta la nostra stima e il nostro rispetto.
Quello che non è chiaro a molti è che se non si investe sulla formazione a 360 gradi dei giovani, domani avremo un’Italia popolata da analfabeti addestrati. Immaginiamo un paese in cui sotto la classe dirigente ci sia il vuoto, o meglio, un cuscino di piume, uno strato di melassa informe che vive e accetta passivamente tutto ciò che gli accade intorno, senza stimoli e senza interessi di alcun genere. Viviamo l’epoca dei rimedi, c’è un rimedio per tutto, anche per problemi che non abbiamo e gli stimoli sono pochissimi, non incentivare dei ragazzi meritevoli adesso, significa picconare con violenza tutto ciò che li ha spinti ad arrivare ad un progetto così ambizioso (per sapere nel dettaglio di cosa si tratta googlate “Robocup Jr”).


Ad una classe politica spocchiosa, menefreghista e opportunista, conviene che l’encefalogramma dei propri cittadini sia piatto, d'altronde è meglio avere degli automi addestrati invece di cittadini che si informano, con delle esigenze e delle pretese.

È una questione di punti di vista, c’è chi per combattere la fuga di cervelli cerca di azzerare le fughe e chi cerca di azzerare i cervelli.

Ecco cosa può fare una semplice bottiglia...

Questo è il momento in cui ci dobbiamo rendere conto che “non è un mio problema” non funziona più.
Ora il problema è di tutti. Non vi posteremo un’immagine dell’isola di plastica del Pacifico (Pacific Trash Vortex) perché vorremmo che ognuna delle persone che legge questo post se la vada a cercare da sé. Rendiamoci conto del male che stiamo facendo, a causa del nostro menefreghismo, a questo pianeta e quindi a noi stessi, quante volte abbiamo pensato “non mi interessa”, “non è un mio problema” e adesso? Ci sono svariati milioni di tonnellate di rifiuti (per lo più plastica) che galleggiano in pieno oceano, che nutrono gli stessi pesci che oggi che è venerdì passano sulle nostre tavole, che contaminano con agenti anche cancerogeni, lo stesso mare che ora che siamo in agosto, andiamo a sfruttare per rinfrescarci.

Iniziamo tutti a dare un valore ai rifiuti e a sostenerci l’un l’altro per una sana e seria politica del riciclo, Rifiuti Zero non è un’utopia, è un impegno che va affrontato con costanza e dedizione per poterne giovare tutti.

giovedì 3 agosto 2017

Il MoVimento 5 Stelle è anche qui.

Prima ancora della battaglia politica, prima ancora della battaglia alla casta e prima ancora dell’opposizione ai poteri forti, il Movimento 5 Stelle nasce per ridare un senso civico alla cittadinanza, per riaccendere un minimo di quel fuoco che bruciava nel cuore dei giovani di 30 anni fa… indipendentemente dall’estrazione sociale, indipendentemente dall’ideologia politica di appartenenza o dal livello culturale. Quando parliamo di fare “formazione nelle scuole” è per evitare che i bambini di oggi diventino gli imbecilli di domani. A volte usiamo parole forti, termini un po’ duri, siamo istintivi e molto spesso rispondiamo di pancia con parole che vanno dritto allo stomaco ed ecco… siamo arrivati! Lo stomaco, è esattamente qui che noi tutti abbiamo iniziato a sentire il primo malessere, quello che ci ha spinti ad attiVarci.

Quella in foto è “Terra Nostra” ed è da imbecilli trattarla in quel modo, senza bandiera e senza partito.

Il caso è chiuso!


martedì 1 agosto 2017

Lui è Rudy


A Rudy non interessa il denaro,
a Rudy non interessa la politica,
Rudy non porta bandiere o simboli,
Rudy vuole un posto attrezzato dove rilassarsi e lasciarsi andare.
Rudy sa benissimo che la delibera di giunta N.52 del 31/03/2016, prevedeva l’installazione di un’area cani a Mombretto in Via Monti al costo di circa € 11.400,00 e che alla delibera è stata data l’immediata eseguibilità da parte della giunta.
Rudy dopo più di un anno, passeggia ancora strisciando le sue povere zampe sull’asfalto rovente ma non ha smesso di crederci.
Ironia a parte... Toc Toc! Amministrazione! Vorremmo avere notizie sullo stato di avanzamento dei lavori dell’area cani!
Rudy non ha perso le speranze, noi non abbiamo perso le speranze, noi siamo come Rudy.
Sii come Rudy!

lunedì 26 giugno 2017

Bank... BANG


In questa calda domenica di giugno, nel silenzio più assordante, distratti dalle elezioni comunali, dalle inutili polemiche sullo ius soli e altre armi di distrazione di massa, Gentiloni, Padoan e gli altri Ministri sono riuniti in un Consiglio dei Ministri per decidere le sorti delle due banche venete ormai fallite. 
Lo strategemma in atto è ormai consolidato. Si trova una banca disposta a rilevare la parte sana delle due banche, vale a dire gli sportelli aperti nel territorio giusto per non perdere la clientela, si trova un contenitore dove scaricare tutte le passività che hanno portato al fallimento delle due banche, vale a dire i cosiddetti crediti deteriorati, si chiude la vecchia banca seppellendo anche tutti i misfatti della vecchia classe dirigente che ha portato al fallimento. Tutto ovviamente con il consenso della Commissione europea di Juncker.
La banca salvatrice, l'equivalente dei " Capitani Coraggiosi" che hanno salvato Alitalia qualche anno fa è Banca Intesa che acquisterà le due banche venete alla modica cifra di 1 euro;
Lo Stato si preoccuperà di garantire i crediti deteriorati mettendo un fondo di almeno 7/10 miliardi di euro e tutti saranno pronti per iniziare una nuova avventura imprenditoriale. 
Una domanda sorge spontanea, perchè lo Stato che ci mette i soldi non può nazionalizzare le due banche venete che invece verranno regalate a Banca Intesa che le riorganizzerà efficientandole attraverso una copiosa riduzione del personale?
Da ultimo ma non meno importante chi ha generato questo saccheggio di risorse, vale a dire la vecchia classe dirigente rimarrà impunita a godersi le ricchezze accumulate in questi anni.

sabato 24 giugno 2017

Uniti per la riduzione di rifiuti


I gruppi del Movimento 5 stelle di:
Mediglia
Melegnano
Pantigliate
Paullo
Peschiera
San Donato
Tribiano
Uniti per la riduzione dei rifiuti.
Un grazie a Marco Migliorati e Michele Pascale per la disponibilità e la relazione fatta.




Siamo Bellissimi!
A riVeder le stelle!


domenica 28 maggio 2017

Il silenzio è d'oro

Anche oggi mi trovo a ribadire un concetto già espresso qualche settimana fa: il fatto che il MoVimento 5 Stelle di Mediglia sia in silenzio non vuol dire che sia immobile.
Vi avevamo promesso novità sulla questione "sovrappasso della Paullese", come al solito basta non fermarsi in superficie a scoperchiare il vaso di pandora per vederne uscire intrighi burocratici, complicazioni, incompetenza e menefreghismo, tutte qualità già note alla nostra classe politica.
Qualcosa bolle in pentola e a breve vi daremo aggiornamenti, spiegazioni e chiarimenti, nel frattempo ci stiamo organizzando per tornare in strada a parlare con i cittadini, ecco un piccolo indizio nell'immagine sottostante.



Il silenzio è la forma più alta della parola; comprenderlo è la forma più alta dell'essere umano.

lunedì 20 marzo 2017

La soluzione sta nel mezzo

Siamo famosi per questo, abbiamo qualcosa, ci viene concesso un bonus, una libertà o (addirittura) un diritto e ne abusiamo fino a causarne l’estirpazione coatta.I nostri concittadini invalidi hanno acquisito una serie di diritti stilati per supportarli nelle spese che sono obbligati a sostenere e cosa pensiamo bene di fare? Regioni come la Basilicata o la Campania, da verifiche INPS avvenute nel 2010, presentano il 25% - 29% di falsi invalidi, gente squallida che altro termine non sovviene per descrivere se non PARASSITI.Il risultato di avere degli amministratori incompetenti è quello che, invece di fare un giro di vite, a volte si preferisce tagliare i fondi, “ridurre gli sprechi” e in cascata, i diritti.Vengono rilasciati i voucher, uno strumento potenzialmente interessante per lo scopo con cui sono nati, non vengono date delle regole chiare, stringenti e vincolanti e succede, come sopra, che gli squallidi e i parassiti ne approfittano per utilizzarli a proprio vantaggio e senza scrupolo alcuno. Ad un tratto un cinguettio rompe il silenzio, è la CGIL che propone un giro di vite al “mercato libero” dei voucher attraverso un referendum popolare, il referendum è il lato splendente della democrazia, è il cittadino che esprime in modo chiaro e conciso il proprio parere ma... Un fantastico binomio composto da Gentiloni&Poletti decide di agire di fioretto e con una sciabolata, invece di girare la vite, la spacca in due proponendo un Decreto Legge per l’abolizione dei buoni lavoro sancendo così l’addio ai voucher, addio al referendum e tanti saluti alla sovranità popolare.


lunedì 13 marzo 2017

I Have a Wish!

Il Movimento 5 Stelle è un’idea, l’abbiamo sentito mille volte, ma cosa significa?
Significa che lo scopo del Movimento non è raccattare voti nei modi più disparati, lo scopo del Movimento è lontano anni luce da quello che è stata la partitocrazia italiana fino ad oggi, essere un’idea vuol dire reggersi su degli obiettivi e perseguirli con lo stesso spirito ed entusiasmo che ci ha contraddistinto fin dal momento della nostra fondazione, l’idea a 5 Stelle prevede la partecipazione ATTIVA dei cittadini, abbiamo il diritto di vigilare e di esprimere la nostra opinione sulle decisioni prese con il denaro pubblico, il denaro proveniente dalle nostre tasse e dal nostro lavoro e soprattutto, abbiamo il diritto di sapere chi sono i responsabili della mala gestione delle nostre risorse.
L’egocentrismo smodato della classe dirigente che abbiamo dovuto subire in questi anni è stato fortemente deleterio per la società perché ha fatto in modo di svuotare noi cittadini di ogni interesse e stimolo, delegando asetticamente il partitino di turno a decidere in nostra vece.

Il senso civico è missing.
L’interesse delle nuove generazioni verso la cosa pubblica è allo sbando, i figli di coloro che vent’anni fa hanno DELEGATO qualcuno per “fare” al posto loro, oggi vivono lo Stato come qualcosa che non li riguarda.
L’idea è quella di far concentrare le persone su tematiche d’interesse pubblico, l’ambiente, l’energia, l’istruzione, l’informazione libera e la trasparenza sono solo alcuni dei cavalli di battaglia del Movimento.

Il voto non è un punto d’arrivo.
Il Movimento 5 Stelle non ha come obiettivo il voto, la preferenza alle urne è solo un treno, è il mezzo attraverso il quale i cittadini gridano possono urlare “CI SONO ANCHE IO”, è un modo per far capire che i problemi di dominio pubblico sono altri e sono da trattare subito, subito per garantire una vivibilità migliore negli anni a venire, subito perché è finito il tempo di guardare solo nel proprio orto, subit perché è arrivato il momento di prendere decisioni e fare scelte che coinvolgano noi stessi e il nostro vicino di casa incondizionatamente, subito perché il nostro modo di pensare deve diventare sempre di più “NOI” e sempre di meno “io”.


Solo mettendo da parte gli individualismi riusciremo a capire l’importanza della cosa pubblica, l’importanza del fare bene per la comunità per farne a noi stessi, il benessere è una fonte dal quale tutti potranno accingere.

Vorrei che il mio vicino di casa andasse in vacanza tranquillo perché io annaffierò il suo orto.

-Potrò essere crocifisso, potrò anche morire, ma voglio che i miei fratelli dicano: "è morto perché io sia libero"-. [M. King jr]

martedì 28 febbraio 2017

Wind of Change

Forse è prematuro per parlarne, bisognerà vedere il progetto nei suoi dettagli, ma la vicenda dello stadio di Roma mi lascia una piacevole sensazione di come si vorrebbe che le cose pubbliche fossero gestite. Nel passato, siamo sempre stati abituati a vedere come ogni opera pubblica venisse realizzata nell'esclusivo interesse del costruttore e del suo committente, con la compiacenza del funzionario pubblico che, per interesse, negligenza o altro, non ha mai esercitato il proprio ruolo a tutela della Comunità. Di esempi ne abbiamo tantissimi e qualche giorno sarebbe bello raccoglierli in un libro con fotografie resoconti e costi, a memoria di tutti. 
Oggi la sensazione è diversa, esisteva un progetto, già approvato dalla precedente giunta che ha indebitato Roma, questo progetto è stato letteralmente rivisto e trasformato in qualche cosa di completamente diverso, che tiene conto delle esigenze pubbliche, che sembra eco compatibile e che soprattutto non stravolge gli equilibri del territorio sottostante. In altre parole il pubblico ha fatto quello che dovrebbe fare sempre, tutelare la propria Comunità. 
Ovviamente questa vicenda non soddisferà tutti, il costruttore per esempio non sarà soddisfatto. 
Che peccato

giovedì 23 febbraio 2017

Incredibile ma vero!


Incredibile ma vero! Sono due giorni che non si parla della Raggi e della Giunta capitolina; forse è successo qualcos'altro? 
Ah sì, quei geni del PD si stanno separando, scindendo, dividendo. 

In altre parole sono scoppiati e si accusano a vicenda, offrendo uno spettacolo penoso al Paese tutto. Non c'è che dire, loro sì che hanno un gran senso di responsabilità, oltre a una classe dirigente di tutto rispetto; mica come noi... dilettanti e populisti.

In alto i cuori, il momento è solenne.

lunedì 23 gennaio 2017

Io speriamo che me la cavo

Funziona sempre così nel nostro paese, si aspetta che il palazzo crolli per iniziare la caccia alle streghe anche se si sapeva da anni che le condizioni erano pessime, si attende in silenzio “sperando che me la cavo”. 
Forse ci prendiamo gusto a cercare un colpevole, tutti sanno, tutti vedono.




L’edificio è pieno di crepe, i pilastri del ponte danno segni di cedimento eppure siamo costretti ad aspettarne il crollo: al rogo il costruttore!
I dipendenti timbrano il cartellino e poi escono dall’ufficio, timbrano cartellini anche per i propri colleghi assenti: al rogo i dipendenti!
Ma perché negli uffici pubblici non c’è mai un comandante De Falco che urla “Torni a bordo cazzo!”?

Chi deve vigilare su tutto questo dov’è quando serve? Perché dobbiamo sempre aspettare che si consumi il fatto per poter prendere provvedimenti? Questioni vecchie di secoli si trascinano stanche e affaticate negli anni e nessuno ha la volontà di chiuderle.
La pista ciclabile a Mediglia è un po’ come il ponte sullo stretto di Messina: se ne sente parlare da anni, ogni tanto torna alla ribalta per smuovere un po’ gli animi e poi si assopisce.
Tutti sanno che in alcune strade del nostro comune il parcheggio selvaggio inibisce la visuale agli incroci ma fino a quando non bruceranno due macchine nessuno ne parlerà.

Badate bene che le tasse profumate che versate tutti i mesi, servono per ripagare dei servizi la cui qualità è inversamente proporzionale alla quantità di tasse versate, siamo al paradosso e ci va bene così, ci siamo abituati al degrado tanto da giustificarlo. Avere senso civico è l’esatto opposto. Lo spirito del MoVimento 5 Stelle si ritrova anche in queste cose.

Un’amministrazione un po’... miope!

I social sono diventati un mezzo di comunicazione importantissimo, questo è innegabile. Oggi, scorrendo la mia home, vedo tantissime immagini che inneggiano ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine per il grandissimo lavoro che stanno svolgendo in centro Italia, eroi sottopagati che si rompono la schiena al freddo e al gelo per aiutare i bisognosi,  gente come i pompieri che nel 2013 sono rimasti senza assicurazione sanitaria e si spendono per il prossimo, un paese di volontari e virtuosi emerge e si distingue in questi momenti difficili.

Tra tutti gli eroi nazionali però, di tanto in tanto, fa capolino qualche eroe locale!
Un cavaliere senza macchia e senza paura si è speso nei giorni passati per dirci, pensate un po’, che fuori fa freddo e che se dovesse tornare a fare caldo, non esiterà a farcelo sapere.
Wow! Ma non è tutto.

Sempre tra un post e l’altro, ogni tanto è doveroso fare un po’ di sana propaganda politica: qualche mese fa sono iniziati i lavori per la costruzione del Duomo di Mediglia nella frazione di Mombretto. Una fantastica cattedrale adornerà le campagne locali per la gioia dei cittadini. Intendiamoci, la cattedrale sarà bellissima, funzionale e magari a basso impatto ambientale ma siamo sicuri che la scelta fatta sia la migliore? 
Vediamolo insieme.
Nell’intero territorio comunale le strutture abbandonate non mancano, solo nella frazione di Mombretto se ne contano 3-4  e le zone di conseguenza degradate sono più di una, perchè non provvedere a rimettere in funzione una cattedrale già costruita invece di costruirne una nuova? Questo è l’atteggiamento tipico di chi si lamenta della limitante percentuale di parco agricolo imposta e invece di sfruttare terreni già occupati ne cerca di nuovi (vedi caso Mapei). Sicuramente è più scenografico costruire una nuova cattedrale con le proprie iniziali sul rosone ma il rischio che si corre è quello di lasciare che le si formi il deserto intorno.

Chi amministra la cosa pubblica, come diceva Leopardi, dovrebbe cercare di guardare oltre...
“...questa siepe, che da tanta parte 
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. 
Ma sedendo e mirando, interminati 
Spazi di là da quella, e sovrumani 
Silenzi, e profondissima quiete...”

venerdì 20 gennaio 2017

Sovrappasso della paullese 2: La Vendetta


Nulla è andato perduto del lavoro iniziato quest’estate, ricordate? Gli attivisti del M5S di Pantigliate, Paullo e Mediglia si sono uniti nella manifestazione “Non Accetto il Degrado”.
Per rinfrescarvi la memoria e mostrarvi gli sviluppi dei mesi successivi, pubblichiamo degli estratti della comunicazione fatta ad un consigliere pentastellato di Città Metropolitana (MI).

“[...]Il sovrappasso fa parte dei lavori di allargamento della S. Statale Paullese datati 2011 in località Pantigliate ed è stato concepito come attraversamento pedonale per gli abitanti dei comuni che si affacciano su quel tratto di strada, primi fra tutti Pantigliate e Mediglia (località Mombretto);il sovrappasso, fin dalla sua progettazione presentava evidenti limiti architettonici, con presenza di scale a chiocciola e di ascensori senza una rampa ciclopedonale, fin dalla sua installazione il sovrappasso è stato oggetto di vandalismi di vario genere che hanno oltretutto rovinato la funzionalità degli ascensori, con gravi disagi per tutta la cittadinanza; gli interventi di ripristino non sono stati mai eseguiti, essendo dubbia la responsabilità degli Enti competenti.L’abolizione della provincia e la costituzione della Città Metropolitana oltre al cambio della Giunta comunale di Pantigliate, non hanno contribuito a fare chiarezza su chi dovesse occuparsi della gestione e manutenzione del sovrappasso. [...] Nel dare valore istituzionale alle manifestazioni il gruppo del M5S di Pantigliate, attraverso il proprio rappresentante ha presentato un'interrogazionea risposta in Consiglio Comunale per ricevere chiarimenti in merito a tutta la vicenda.Ad oggi i dati a nostra disposizione sono i seguenti: 
        Le risposte della Giunta risultano fumose ed evasive, essa sostiene che non esista (o per lo meno, “di non riuscire a trovare”) un documento attestante le competenze del sovrappasso, lasciando così gli oneri di manutenzione in capo a Città Metropolitana che avrebbe, sempre secondo il Sindaco Veneziano (Pantigliate), proposto all’Amministrazione un accordo che prevede la consegna da parte di CM della passerella ristrutturata e la successiva presa in carico da parte del Comune di Pantigliate per quanto riguarda le manutenzioni.
        L’ex Sindaco di Pantigliate, ora all’opposizione in Consiglio Comunale (Sig.ra Rozzoni), sostiene di aver, a suo tempo, personalmente firmato un accordo, siglando così la presa in carico da parte del Comune di Pantigliate di tutte le manutenzioni della struttura in essere.

Ora, la Sig.Rozzoni ci fornisce un documento che risulta essere un allegato di un documento più grande (verosimilmente la presunta convenzione sottoscritta tra CM e Pantigliate) della quale non si ha traccia. Il Comune di Pantigliate continua a sostenere di non riuscire a trovare nulla depositato agli atti, se non lo stesso documento consegnatoci dalla Rozzoni, senza però l’apposizione di alcuna firma o numero di protocollo.[...]

Rimanete collegati: la settimana prossima pubblicheremo ulteriori novità.


martedì 17 gennaio 2017

Cosa succede al M5S Mediglia?

Cosa succede al M5S Mediglia?
Sono state settimane un po’ vuote, bisogna ammetterlo: dal giorno del referendum ad oggi la nostra pagina non è fiorita di contenuti.
La campagna referendaria, una delle più logoranti, ha assorbito molte energie da tutti gli attivisti e, una volta terminata, molti animi si sono scaricati. È un po’ come quando finisci di leggere un libro che ti ha appassionato molto, è come quando finisce la tua serie tv preferita, ciò che è stato oggetto della tua attenzione, del tuo impiego di energie per molto tempo... FINISCE!

Allora in questi giorni abbiamo dormito?
Non proprio, anche se decimati da influenza  e ghiaccio in strada (se dovessero cambiare le condizioni climatiche qualcuno ci avviserà) stiamo investendo il nostro tempo nella maniera che ci sembra più opportuna: trattando per quanto possibile, tematiche utili ai cittadini di Mediglia e comuni limitrofi.

Il nostro interesse come sapete non deriva da un impegno partitico, siamo sempre cittadini attivi in cerca di una via di miglioramento nella gestione della cosa pubblica, con il tempo acquisiamo esperienza e facciamo del trittico analisi, denuncia e proposta il nostro stile di far politica.
Nei prossimi giorni Vi aggiorneremo con le iniziative che stiamo sviluppando in questo periodo un po’ sottotono.


Stay Tuned

domenica 13 novembre 2016

Il gatto e i topi

Un esperimento di un noto medico Henri Laborit mette in evidenza come due topi, posti in una gabbia dal pavimento elettrificato, ad ogni scossa si attacchino tra loro accusandosi l’un l’altro di essere la causa del reciproco malessere, un topo messo da solo in una gabbia dal pavimento elettrificato subendo lo stress, si ammala e cade nell’oblio. Il topo non si cura di chi abbia costruito la gabbia ma si accontenta, a costo di continuare a prendere scariche, di trovare un poveraccio nella sua stessa situazione su cui scaricare la colpa e la propria frustrazione.
Siamo ingabbiati in un sistema creato ad hoc per tenerci taciti e accondiscendenti e non ce ne accorgiamo, una gabbia ci è stata calata sulla testa e continuamente vengono rilasciate scariche di intensità sempre maggiore. Il sistema si basa sul continuare a creare ed inserire sempre una classe più debole all’interno della gabbia così che noi distrutti dalla situazione possiamo sfogarci con l’ultimo arrivato, è tutto finto: basta piazzare un nemico messo peggio di noi che ci rinfranchiamo nell’attaccarlo. Aprite gli occhi e pensate bene a quanto vi facciate male, a !quanto ci facciamo male! quando ci dividiamo in fazioni per incolparci invece di prendere a calci il sistema che ci dà la scossa e sorride da dietro il vetro.

Non facciamo la fine del topo, si sono resi conto che basta creare eserciti colorati e dividerci per tenerci buoni, ci basta vedere chi sta peggio per pensare di stare bene, ci basta che al casello dell’autostrada ci sia coda per essere felici di avere il telepass, ci basta sapere che non possono circolare le targhe pari per essere felici di avere una targa dispari, come a qualcuno bastava sapere che l’ingresso fosse “vietato a cani ed ebrei” per essere felice di poter entrare.
Non creiamo spaccature, Uniamoci!
Be cats don't be rats!
[Ispirato da Henri Laborit e Telebalasso]

venerdì 11 novembre 2016

Non ce la faccio più

Non ce la faccio più a dover filtrare le notizie di questi giornalisti mantenuti a mie spese, a tue spese, che altro non sanno fare che operazioni di lecchinaggio di massa, è vergognoso come ogni giorno riescano a farmi pentire di aver acceso la televisione, la radio o aperto il giornale.
Non ce la faccio più a essere rappresentato e additato come un urlatore, aggressivo e fascista o comunista a seconda dell’angolo di chi ci urla contro.
Non ce la faccio più a rincorrere la notizia, falsa, e a doverla smontare un pezzo dopo l’altro alle orecchie incredule delle persone che mi circondano solo perché la lente del microscopio spesso viene posizionata nell’angolo sbagliato del foglio.
Non ce la faccio più a urlare alla gente il mio disagio, quanto sia umiliante vedere come, in maniera plateale, la classe politica ci sottometta al loro volere, ci compri senza troppi veli: 80 euro ieri, 500 oggi e domani chissà, forse delle scorte di olio di ricino.
Non ce la faccio più a trasformare la rabbia in motivazione, la svogliatezza generale in forza di volontà, il disinteresse in interesse.
Non ce la faccio più a concepire come si possa fare continuamente politica da bar senza mai scendere in piazza (in senso metaforico e non) per far sentire la propria voce, non vi rendete conto che a causa di chi non dimostra interesse la nostra opinione non conta più nulla, ci trattano come piranha in un’acquario che si sbranano in attesa di un pezzo di carne. Riflettete su cosa succede quando il vostro amato telegiornale comunica l’ennesimo contentino che un governo promette al popolo... concentratevi sul sistema che vi gira attorno e rendetevi conto che è FINITO! Sono anni di Quaresima che sembrano non voler terminare mai. Non ce la faccio più ad alzare la testa dal volante e guardare gli occhi spenti delle persone che si illuminano solo della luce dei loro smartphone.
Non ce la faccio più col pulcino pio, i matrimoni gay, le elezioni americane, le mattanze, la guerriglia, le pensioni, andiamo a comandare, l’Iwatch, la svalutazione, il gratta e vinci, il PIL, l’olio di palma, il salmone norvegiese, il tombino rotto, il mirtillo dell’Alaska, il guadagno facile, la macchina che inquina, il prolungamento della metropolitana, la tassa sui rifiuti, la pedofilia e..... 
BASTAAAAAA!!
NON CE LA FACCIO PIÙ!

venerdì 30 settembre 2016

Comunicazione di Servizio


Informiamo che il MoVimento 5 Stelle Mediglia sta cercando collaborazione con le forze politiche locali per il perseguimento di un obiettivo ben preciso: l’avvio di qualsisasi attività di gruppo a sostegno del Comitato del NO istituitosi a CAUSA del referendum costituzionale dal quale saremo investiti il prossimo 4 dicembre.



Ne approfittiamo per dire che troviamo in questa riforma e nei vari comitati sostenenti il sì, una VERGOGNOSA, DOPPIOGIOCHISTA e MESCHINA MANIPOLAZIONE delle notizie, è assurdo pensare come ad ogni follia proposta da questo governo corrispondano nell’ordine: alleanze dell’ultimo minuto, compromessi, stoccate di maggioranza, bugie, promesse ai cittadini e riconoscimenti in denaro. Gli 80 euro con il quale il presidente non eletto ha comprato le elezioni europee hanno fatto scuola a questo governo incostituzionale che rincara la dose oggi con la “riforma” delle pensioni per proseguire una linea politica vecchia e disonesta come il VOTO di SCAMBIO.
In linea con i nostri principi fondamentali che, ricordiamo, NON prevedono alleanze elettorali con partiti o partitini camuffati da liste civiche ma promuovono la collaborazione con le forze politiche opposte su tematiche ben precise e delineate, ci batteremo a gran voce per evitare di incorrere in un nuovo ventennio fascista dovuto dal monopolio governativo che il REFERENZUM vuole promuovere.

Siamo certi che apprezzerete il nostro impegno e che ben presto diventerà anche il VOSTRO.

giovedì 22 settembre 2016

Non togliermi il pallone e non ti disturbo più...

Sono l’italiano medio nel blu dipinto di blu, questo cantavano gli Articolo 31 nel 2003 e fondamentalmente hanno preso in pieno la figura dell’italiano medio ma, hanno tralasciato un particolare: grida allo scandalo e fornisci uno scoop ed ecco mobilitarsi flotte di persone interessate a scoprire il segreto di Pulcinella.
“Tragedia in un piccolo comune campagnolo alla periferia sud-est di Milano un neo (ri)eletto Sindaco comunicherà pubblicamente delle BANALIT À  in merito ad un suo rinvio a giudizio e, se non bastasse, ne comunicherà altre riguardanti le dimissioni di due assessori”. Risultato? Sala consiliare piena, posti in piedi (e sfortunatamente non in Paradiso) e la stampa locale in fibrillazione.
Seconda puntata: “Tragedia in un piccolo comune campagnolo alla periferia sud-est di Milano un neo (ri)eletto Sindaco comunicherà in che modo e in che misura userà i nostri soldi e, se qualcuno avesse qualcosa da ridire, risponderà che lui fa come gli pare perché i cittadini gli hanno dato mandato e non deve dare conto a nessuno”. Risultato? Sala consiliare deserta, sedie vacanti (e sfortunatamente non in Paradiso) e la stampa locale nemmeno se ne accorge.


Ora alla White task force presente al consiglio comunale di ieri nulla da dire, davano supporto alla loro appartenenza politica ma, tutti gli altri, cosa si aspettavano? Che qualcuno saltasse sulla sedia millantando la propria colpevolezza o innocenza? Lo ha ribadito il Sindaco, l’aula consiliare non è un tribunale e le opposizioni? Soliti interventi banali: una punta di pseudo garantismo, due cucchiai abbondanti di qualunquismo, un pizzico di populismo che non guasta mai e opposizione Q.B. (in questo caso nulla). Il pranzo è servito, ovviamente parlo del pranzo dei pennivendoli locali che, almeno per oggi, avranno elogi, epopee ed apologie interminabili per l’ineccepibilità di questa Giunta.

Nella speranza di una chiarificazione seria in merito ad una vicenda NON privata e NON personale ma riguardante soldi pubblici, le nostre tasse e quindi il nostro lavoro, noi cittadini staremo fuori dall’aula consiliare, fuori dalla giunta ad aspettare di vedere la luce alla fine del tunnel e, sfortunatamente nemmeno sta volta in Paradiso.

giovedì 15 settembre 2016

The White empire is collapsing

L’impero Bianchi inizia a perdere pezzi, da qualche settimana i social network sono invasi da comunicazioni riguardanti l’arrivo di profughi in zona, paura e delirio a Las Veg... a Mediglia: l’Amministrazione e seguaci si sbracciano come forsennati su faccialibro per ribadire il loro categorico NO, anzi NEIN verrebbe quasi da dire ma non entriamo nel merito ora. (l’abbiamo già fatto a questo link https://mediglia5stelle.blogspot.it/2016/08/attenzione-possibilita-di-spoiler.html)
Quello che fa sorridere è che, la settimana ormai passata, un cinguettio zittì la maggioranza con una notiziona: Il Sindaco rinviato a giudizio con l’accusa di peculato. Non una comunicazione, non due righe, i social network sono 475 volte deserti e il Primo Cittadino dichiara alla stampa di voler dare comunicazione ai cittadini al prossimo consiglio comunale, ma come? Viene assegnato un semplice appalto, viene costruito un muro e viene asfaltata una strada (con i soldi dei cittadini ovviamente) e in meno di un secondo la notizia viene sparsa a macchia d’olio e adesso? Vi eravate tanto impegnati per tenere informati i cittadini ma quando si tratta di fatti così importanti e di interesse pubblico nessuno dice niente? Comunicazione in consiglio comunale che poi sarà, come al solito, aperto al pubblico ma senza diritto di parola così non ci sarà nemmeno bisogno di presentarsi perché, come già reso noto dall’avvocato Lucente, il suo cliente si è dichiarato innocente.
Passano gli anni ma tu non passi mai. Ora, alla riunione dei capigruppo, due (ormai ex) assessori comunicano le loro dimissioni dal consiglio comunale e, indovinate un po’? Persiste il silenzio degli innocenti.

Adesso vorrei lasciare aperta una domanda: ma come facciamo noi cittadini a non pensare che l’informazione che fate non sia di parte se, puntualmente, omettete parti importanti delle notizie quando scomode?

lunedì 12 settembre 2016

68 MILIONI DI EURO PER UN ALTRO GIRO E UN'ALTRA CORSA


68 milioni di euro è il prezzo pagato, con SOLDI PUBBLICI, per avere ancora fino al 2019 il Gran Premio d'Italia di formula 1 presso l'autodromo di Monza.
Risulta questo il prezzo che i Signori della Formula 1 ( Bernie Ecclestone ) hanno portato a casa per garantire lo svolgimento della gara.
La cosa non è stata molto pubblicizzata da Renzi e Co' in questo periodo di eventi luttuosi.
I nostri politicanti erano tutti presi a stanziare 50 milioni per l'emergenza nelle zone terremotate.
Ma gli amici della Fiat con Marchionne in testa avranno sicuramente apprezzato, e infatti,il loro ringraziamento non si è fatto attendere per molto e così hanno deciso di trasferire la EXOR, società che controlla tutta la galassia degli Agnelli ( Fiat, Ferrari etc.) in Olanda completando quel processo di internazionalizzazione già iniziato 7 anni fa.
Ovviamente, anche gli utili e quindi le tasse si pagheranno in Olanda...
Per concludere in bellezza una nota di colore.
Vi ricordate quando Alemanno, Sindaco di Roma, voleva portare il Gran Premio in città e fare sfrecciare tra i Fori e il Colosseo bolidi a 300 all'ora?
Quelli si che erano Sindaci illuminati

venerdì 12 agosto 2016

ATTENZIONE POSSIBILITÀ DI SPOILER

Anche oggi vi roviniamo il finale... o forse si tratta di un film già visto? Parliamo di migranti: l’amministrazione comunale si schiera immediatamente con un NO categorico mentre l’opposizione, contrattaccando senza pietà si erge fiera sul fronte del SI, siamo alle solite.
L’argomento è si complesso, articolato e delicato che riteniamo VERGOGNOSO da parte di chicchessia banalizzare e ridurre a tal punto la questione da volersi, per l’ennesima volta, scindere in due macro-fazioni senza però effettivamente proporre nulla o predisporre un piano di gestione del problema.
La maggioranza millanta una totale reticenza nell’accogliere eventuali ospiti all’interno del nostro Comune, gridando a gran voce verso i cittadini di essersi messa di traverso alle alte cariche dello Stato sulla questione e,ai i più fiduciosi, anche di aver attraversato le Alpi con un esercito di 475 soldati e ben 38 elefanti, uno più di Annibale. Dimentica però una questione fondamentale e cioè che se la prefettura dovesse imporre l’ospitalità delle persone in oggetto e loro  si ostineranno a dire no senza prevedere questa eventualità e quindi un progetto di accoglienza, finirà che questi individui verranno scaricati come bestie in un paese che non sarà minimamente preparato a gestirli, fomentando situazioni degradanti e di completa violazione dei diritti umani (vedi tendopoli ecc...). La stesura di un piano di integrazione va presa in considerazione in ogni caso, sia da parte della maggioranza che da parte di quei membri dell’opposizione schierati in posizione diametralmente opposta.
Riusciamo sempre a farci cogliere impreparati senza pensare mai al “e se invece...?”

Spoiler: “Diciamo NO agli immigrati! E se invece ci imponessero di ospitarli? Potremmo abbandonarli al loro destino e salvare comunque la faccia con l’elettorato perché noi l’abbiamo detto fin dall’inizio che non ne volevamo sapere poi ci hanno obbligato e...”.
La notizia degli ultimi giorni è che viene istituita una commissione consiliare speciale intitolata “Ripartizione prefettizia migranti” il comunicato ufficiale riporta testualmente:
“La Conferenza dei Capigruppo convocata d’urgenza e riunitasi in data 4 Agosto 2016 si è espressa all’unanimità sull’opportunità dell’istituzione di una Commissione speciale sul tema della “ripartizione prefettizia dei migranti sul territorio di competenza del Comune di Mediglia e in quelli limitrofi”; in tale Commissione, i cui membri si riuniranno a titolo gratuito, si suggeriscano azioni comuni nel più alto spirito di collaborazione all’interno dei lavori del Consiglio Comunale, atte a  ribadire un netto no alla possibilità di una tendopoli a Bellaria e con lo scopo di:
Informare compiutamente e tempestivamente la cittadinanza sul tema in oggetto.
Coordinare l’azione politica del Consiglio Comunale di Mediglia con gli uffici comunali preposti e con le analoghe figure istituzionali e amministrative di altri Enti.
La Commissione in oggetto, nelle more dell’approvazione formale con delibera da presentarsi al primo Consiglio Comunale debitamente convocato, viene temporaneamente sostituita dalla conferenza dei Capigruppo.”
Firmata dalle 3 liste in consiglio comunale vi invitiamo a riporre l’attenzione su questa frase: “atte a  ribadire un netto no alla possibilità di una tendopoli” e a rileggere poi il post quì sopra, in caso non vi sia chiaro ripetete queste operazioni più volte e interrogatevi... più e più volte.