Riciclare la
plastica non basta per contrastare l’inquinamento, né salverà i mari del
Pianeta. Colpa di una produzione in vertiginosa crescita su scala globale, di
contro, solo il 9% di tutta la plastica prodotta viene correttamente riciclata.
L’Italia è al secondo posto in Europa, per plastica prodotta, il 40 per cento
della quale viene impiegata per produrre imballaggi. L’unica possibilità per
intervenire in modo risolutivo è quella di ridurre, drasticamente e con
urgenza, l’immissione sul mercato di imballaggi in plastica usa e getta.
Le grandi aziende
che continuano a fare profitti con la plastica usa e getta sanno benissimo che
è impossibile riciclarla tutta, ma continuano a produrne sempre di più.
Nonostante in
Italia il tasso di riciclo degli imballaggi sia cresciuto negli ultimi anni,
passando dal 38% del 2014 al 43% del 2017, non è riuscito a bilanciare
l’aumento del consumo di plastica monouso. Le tonnellate di imballaggi non
riciclati, infatti, sono rimaste sostanzialmente invariate dal 2014 (1,292
milioni di tonnellate) al 2017 (1,284 milioni di tonnellate) vanificando, di
fatto, gli sforzi e gli investimenti per migliorare e rendere più efficiente il
sistema del riciclo. Oggi in Italia, di tutti gli imballaggi in plastica
immessi al consumo, solo poco più di 4 su 10 vengono effettivamente riciclati,
4 invece vengono bruciati negli inceneritori e i restanti immessi in discarica
o dispersi nell’ambiente.
Anche il recente
bando cinese per l’importazione di rifiuti in plastica potrebbe incidere
negativamente sul tasso di riciclo degli imballaggi nel nostro Paese. È
possibile immaginare un incremento del tasso di riciclo degli imballaggi in
plastica nei prossimi decenni a causa del consolidamento di meccanismi come la
Responsabilità estesa del produttore, i crescenti impegni da parte delle
aziende ad introdurre plastica riciclata negli imballaggi e la possibile
introduzione di sistemi di deposito su cauzione.
I dati evidenziano
che l’unica possibilità per intervenire in modo risolutivo è ridurre la
plastica monouso, riprogettando gli imballaggi nella direzione della durevolezza
e del riutilizzo prima ancora della riciclabilità.
Estratto da: "Il Fatto Quotidiano"
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