L’impero Bianchi inizia a
perdere pezzi, da qualche settimana i social network sono invasi da
comunicazioni riguardanti l’arrivo di profughi in zona, paura e delirio a Las
Veg... a Mediglia: l’Amministrazione e seguaci si sbracciano come forsennati su
faccialibro per ribadire il loro categorico NO, anzi NEIN verrebbe quasi da
dire ma non entriamo nel merito ora. (l’abbiamo già fatto a questo link https://mediglia5stelle.blogspot.it/2016/08/attenzione-possibilita-di-spoiler.html)
Quello che fa sorridere è
che, la settimana ormai passata, un cinguettio zittì la maggioranza con una
notiziona: Il Sindaco rinviato a giudizio con l’accusa di peculato. Non una
comunicazione, non due righe, i social network sono 475 volte deserti e il
Primo Cittadino dichiara alla stampa di voler dare comunicazione ai cittadini
al prossimo consiglio comunale, ma come? Viene assegnato un semplice appalto,
viene costruito un muro e viene asfaltata una strada (con i soldi dei cittadini
ovviamente) e in meno di un secondo la notizia viene sparsa a macchia d’olio e
adesso? Vi eravate tanto impegnati per tenere informati i cittadini ma quando
si tratta di fatti così importanti e di interesse pubblico nessuno dice niente?
Comunicazione in consiglio comunale che poi sarà, come al solito, aperto al
pubblico ma senza diritto di parola così non ci sarà nemmeno bisogno di
presentarsi perché, come già reso noto dall’avvocato Lucente, il suo cliente si
è dichiarato innocente.
Passano gli anni ma tu
non passi mai. Ora, alla riunione dei capigruppo, due (ormai ex) assessori
comunicano le loro dimissioni dal consiglio comunale e, indovinate un po’? Persiste
il silenzio degli innocenti.
Adesso vorrei lasciare
aperta una domanda: ma come facciamo noi cittadini a non pensare che l’informazione
che fate non sia di parte se, puntualmente, omettete parti importanti delle
notizie quando scomode?
Nessun commento:
Posta un commento
Tutti possono pubblicare e commentare, non ci sono limiti religiosi o politici ,ma il rispetto della persona viene prima di ogni cosa, ognuno si assume la responsabilità di ciò che afferma.