Il blocco delle
importazioni di rifiuti di plastica non industriali in Cina, in vigore dal 1
gennaio 2018, avrà un impatto globale. Morale: a causa del bando cinese si
dovrà trovare una sistemazione per 122 milioni di tonnellate di plastica entro
il 2030. Dal 1993 le importazioni e le esportazioni annuali globali di rifiuti
di plastica sono salite alle stelle, con una crescita di circa l’800% nel 2016,
mentre solo il 9% di tutta la plastica prodotta è stata riciclata, la maggior
parte è finita nelle discariche o nell’ambiente naturale.
Dal 1992 la Cina
ha importato oltre 116 milioni di tonnellate di bottiglie, contenitori per il
cibo e buste di plastica, quasi la metà delle importazioni mondiali. Di qui, la
decisione di vietare l’importazione di 24 tipologie di materiali da riciclare:
plastica riciclabile, residui tessili, carta straccia di qualità inferiore e altri
materiali. Una vera e propria campagna contro la spazzatura straniera, un
mercato stimato nel 2016 in 17 miliardi di dollari, soprattutto da Europa e
Usa. Una decisione a cui si è arrivati, anche perché molti rifiuti non venivano
riciclati, a causa di inefficienze del sistema o perché fortemente contaminati
da altri materiali, finendo così nell’ambiente, già fortemente inquinato.
L’Italia esporta
circa il 12% della sua plastica in Cina, ma il vero problema è un altro. Nella
lista nera dei materiali che non si possono più esportare in Cina, infatti, c’è
anche una tipologia di carta da macero. Prima del blocco cinese esportavamo un
terzo del nostro macero e lo importavamo nuovamente sotto forma di cartone per
imballaggi e carta grafica. Tradotto in numeri: nel 2016 abbiamo esportato 1,9
milioni di tonnellate delle 6,5 totali di carta e cartone raccolti e il 54% è
andato in Cina. L’Italia, ad oggi, non è in grado di trasformare tali quantità.
Di questa enorme mole, oltre la metà era destinata a Pechino. I materiali si
stanno continuando ad accumulare presso gli impianti di recupero, ormai vicini
alle capacità di stoccaggio massime.
Da: "Il Fatto Quotidiano"
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