lunedì 23 gennaio 2017

Un’amministrazione un po’... miope!

I social sono diventati un mezzo di comunicazione importantissimo, questo è innegabile. Oggi, scorrendo la mia home, vedo tantissime immagini che inneggiano ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine per il grandissimo lavoro che stanno svolgendo in centro Italia, eroi sottopagati che si rompono la schiena al freddo e al gelo per aiutare i bisognosi,  gente come i pompieri che nel 2013 sono rimasti senza assicurazione sanitaria e si spendono per il prossimo, un paese di volontari e virtuosi emerge e si distingue in questi momenti difficili.

Tra tutti gli eroi nazionali però, di tanto in tanto, fa capolino qualche eroe locale!
Un cavaliere senza macchia e senza paura si è speso nei giorni passati per dirci, pensate un po’, che fuori fa freddo e che se dovesse tornare a fare caldo, non esiterà a farcelo sapere.
Wow! Ma non è tutto.

Sempre tra un post e l’altro, ogni tanto è doveroso fare un po’ di sana propaganda politica: qualche mese fa sono iniziati i lavori per la costruzione del Duomo di Mediglia nella frazione di Mombretto. Una fantastica cattedrale adornerà le campagne locali per la gioia dei cittadini. Intendiamoci, la cattedrale sarà bellissima, funzionale e magari a basso impatto ambientale ma siamo sicuri che la scelta fatta sia la migliore? 
Vediamolo insieme.
Nell’intero territorio comunale le strutture abbandonate non mancano, solo nella frazione di Mombretto se ne contano 3-4  e le zone di conseguenza degradate sono più di una, perchè non provvedere a rimettere in funzione una cattedrale già costruita invece di costruirne una nuova? Questo è l’atteggiamento tipico di chi si lamenta della limitante percentuale di parco agricolo imposta e invece di sfruttare terreni già occupati ne cerca di nuovi (vedi caso Mapei). Sicuramente è più scenografico costruire una nuova cattedrale con le proprie iniziali sul rosone ma il rischio che si corre è quello di lasciare che le si formi il deserto intorno.

Chi amministra la cosa pubblica, come diceva Leopardi, dovrebbe cercare di guardare oltre...
“...questa siepe, che da tanta parte 
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. 
Ma sedendo e mirando, interminati 
Spazi di là da quella, e sovrumani 
Silenzi, e profondissima quiete...”

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