venerdì 11 novembre 2016

Non ce la faccio più

Non ce la faccio più a dover filtrare le notizie di questi giornalisti mantenuti a mie spese, a tue spese, che altro non sanno fare che operazioni di lecchinaggio di massa, è vergognoso come ogni giorno riescano a farmi pentire di aver acceso la televisione, la radio o aperto il giornale.
Non ce la faccio più a essere rappresentato e additato come un urlatore, aggressivo e fascista o comunista a seconda dell’angolo di chi ci urla contro.
Non ce la faccio più a rincorrere la notizia, falsa, e a doverla smontare un pezzo dopo l’altro alle orecchie incredule delle persone che mi circondano solo perché la lente del microscopio spesso viene posizionata nell’angolo sbagliato del foglio.
Non ce la faccio più a urlare alla gente il mio disagio, quanto sia umiliante vedere come, in maniera plateale, la classe politica ci sottometta al loro volere, ci compri senza troppi veli: 80 euro ieri, 500 oggi e domani chissà, forse delle scorte di olio di ricino.
Non ce la faccio più a trasformare la rabbia in motivazione, la svogliatezza generale in forza di volontà, il disinteresse in interesse.
Non ce la faccio più a concepire come si possa fare continuamente politica da bar senza mai scendere in piazza (in senso metaforico e non) per far sentire la propria voce, non vi rendete conto che a causa di chi non dimostra interesse la nostra opinione non conta più nulla, ci trattano come piranha in un’acquario che si sbranano in attesa di un pezzo di carne. Riflettete su cosa succede quando il vostro amato telegiornale comunica l’ennesimo contentino che un governo promette al popolo... concentratevi sul sistema che vi gira attorno e rendetevi conto che è FINITO! Sono anni di Quaresima che sembrano non voler terminare mai. Non ce la faccio più ad alzare la testa dal volante e guardare gli occhi spenti delle persone che si illuminano solo della luce dei loro smartphone.
Non ce la faccio più col pulcino pio, i matrimoni gay, le elezioni americane, le mattanze, la guerriglia, le pensioni, andiamo a comandare, l’Iwatch, la svalutazione, il gratta e vinci, il PIL, l’olio di palma, il salmone norvegiese, il tombino rotto, il mirtillo dell’Alaska, il guadagno facile, la macchina che inquina, il prolungamento della metropolitana, la tassa sui rifiuti, la pedofilia e..... 
BASTAAAAAA!!
NON CE LA FACCIO PIÙ!

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