Riflessioni in un momento difficile
Nuzzo:" il salto nel vuoto del M5s di Parma"
Lettura dei dati delle regionali : questi hanno portato il Movimento ad un reale 4,6 %. Solo 44 attivisti compreso gli amministratori. E qualcuno cerca la sponda del pd del centro destra per per il proprio futuro
Possibile che i tanti, in questo momento di dibattito acceso, non si chiedano di come sono andate le elezioni a Parma per il Movimento 5 Stelle. Si, le elezioni Regionali 2014 che come tali sono a pieno titolo elezioni territoriali. Dove il territorio quindi risponde ai propri amministratori andando alle urne per dimostrargli la propria fiducia o la propria sfiducia. In Emilia Romagna é Parma la città amministrata dal Movimento 5 Stelle, Parma, l'unica.
Un governo a 5 Stelle, se la pratica amministrativa è tale dal sentirsi tanto forti da spiegare ad altri come fare ad amministrare (vedi l'incontro previsto per il 7 dicembre), dovrebbe dare risultati di altrettanto rilievo e di conseguenza ricevere dai cittadini importanti segni di fiducia quando si va a votare per il territorio, e quindi per le regionali che al territorio parlano direttamente.
Parma avrebbe dovuto/potuto dimostrare che dove si amministra bene, gli elettori fanno sentire la loro fiducia, la loro vicinanza.
Ancor prima una base ampia di sostenitori attivi avrebbe confortato le fila di coloro che seppur in pochi e nella loro quasi totalità si erano candidati per le amministrative del 2012 vincendole. Attivisti per il Movimento 5 Stelle di Parma oggi pochini e a contar le ultime defezioni sempre meno (per tutta la città 44 attivisti, compresi consiglieri, sindaco, vicesindaco, presidente del consiglio e capogruppo).
Ancor prima una base ampia di sostenitori attivi avrebbe confortato le fila di coloro che seppur in pochi e nella loro quasi totalità si erano candidati per le amministrative del 2012 vincendole. Attivisti per il Movimento 5 Stelle di Parma oggi pochini e a contar le ultime defezioni sempre meno (per tutta la città 44 attivisti, compresi consiglieri, sindaco, vicesindaco, presidente del consiglio e capogruppo).
In contro tendenza rispetto all'astensione dal voto in regione ci saremmo/potremmo potuti aspettare di fare qui a Parma un risultato straordinario o perlomeno confortante. Non riesco a non guardare al numero reale degli elettori e ho necessità di andare oltre la cortina delle percentuali che se considerate e raffrontate senza il numero dei voti reali non consegnano il risultato effettivo.
Al primo turno delle ammistrative 2012 che ci ha consentito di andare al ballottaggio e poi di vincere le elezioni cittadine abbiamo preso il 19,47% corrispondente a 17.103 votanti, due anni e mezzo fa.
Oggi i voti alle regionali nella città di Parma per il Movimento 5 Stelle sono stati 6.027 ossia 11.076 voti in meno delle elezioni cittadine e visto che si vogliono considerare anche le raffigurazioni percentuali il dato si traduce in una diminuzione di elettori 5Stelle a Parma del 64 % in soli due anni e mezzo. Un salto nel vuoto con vertigine.In queste elezioni regionali a Parma per il Movimento 5 Stelle hanno votato addirittura meno cittadini di quanti lo abbiano fatto per le elezioni regionali del 2010, allora furono 7.112.
Con un misero 13,51% quindi, ottenuto sul solo 34,13% degli elettori a Parma il Movimento 5Stelle prende di fatto, se si volessero considerare come cittadini e non come fantasmi inutili gli astenuti e quindi tutti gli aventi diritto al voto, un miserrimo 4,6% di voti su quelli realmente possibili.Eppure amministriamo, abbiamo/dovremmo avere il contatto diretto con la città e i suoi cittadini, siamo la rappresentanza politica con maggiore potere decisionale.
A stupirmi, una volta letto il risultato, è stato soprattutto vedere che l'autocritica rispetto alle proprie oggettive responsabilità, presumibili perlomeno, sul tracollo dei votanti 5Stelle a Parma non è stata minimante presa in considerazione.
A stupirmi maggiormente è stato il vedere che chi doveva per maggiore onere ed onore assumersi codeste responsabilità indica come responsabili, anche sul voto del territorio che amministra, altri, che siano Beppe e Casaleggio, che sia lo staff, che sia il tipo di comunicazione, tutto fuorché allineare riflessioni in chiaro su quelle che sono le proprie naturali, ovvie, certe, conseguenti al ruolo che si ricopre, responsabilità.In questo Movimento politico necessario alla nazione non facile è districarsi, siamo il frutto contorto ma reale di una nazione ormai a terra, dalla cultura deflorata e dalla storia dimenticata. Orde di politicanti e milioni di distratti cittadini per anni hanno fatto pasto indecente del nostro Paese. Potremmo essere quindi in un momento facile, crediamo sia possibile sovvertire pessime abitudini con pochi passi?
La confusione sembra ed è molta, al Presidente del Consiglio che giudica "secondario" il dato sull'assenteismo il mio biasimo più esecrabile.
Da consigliere comunale a 5 Stelle, portavoce nella mia città, Parma, la mia distanza da valori presunti, da appartenenze incoerenti, da una comunicazione di plastica che si fa beffa della realtà delle cose.Per brevità, non considero ascrivibili al Movimento 5 Stelle le azioni di chi ad esempio ha lavorato alacremente per un patto e documento condiviso con il centro destra ed il Pd per formare una lista unica da presentare alle elezioni provinciali svoltesi un mese fa. Esperimenti come questi, tipici della genia renziana non ci appartengono, appartengono invece al sindaco che ho contribuito ad eleggere, Federico Pizzarotti. La maggioranza che governa a Parma ritiene di poter insegnare come si amministra e come si fa politica, l'età matura permette di scegliersi i propri maestri. Non andrei ad ascoltare il presidente "secondario", Renzi, non andrò ad ascoltare chi come lui si muove ed agisce.
Da consigliere comunale a 5 Stelle, portavoce nella mia città, Parma, la mia distanza da valori presunti, da appartenenze incoerenti, da una comunicazione di plastica che si fa beffa della realtà delle cose.Per brevità, non considero ascrivibili al Movimento 5 Stelle le azioni di chi ad esempio ha lavorato alacremente per un patto e documento condiviso con il centro destra ed il Pd per formare una lista unica da presentare alle elezioni provinciali svoltesi un mese fa. Esperimenti come questi, tipici della genia renziana non ci appartengono, appartengono invece al sindaco che ho contribuito ad eleggere, Federico Pizzarotti. La maggioranza che governa a Parma ritiene di poter insegnare come si amministra e come si fa politica, l'età matura permette di scegliersi i propri maestri. Non andrei ad ascoltare il presidente "secondario", Renzi, non andrò ad ascoltare chi come lui si muove ed agisce.
www.repubblica.it
Nessun commento:
Posta un commento
Tutti possono pubblicare e commentare, non ci sono limiti religiosi o politici ,ma il rispetto della persona viene prima di ogni cosa, ognuno si assume la responsabilità di ciò che afferma.