domenica 30 novembre 2014

Mediglia vive i suo giorni di passione, comune a rischio commissariamento

Sabato 29 convocato il Consiglio Comunale urgente, per annullare le delibere del Consiglio comunale del 26 novembre. L'opposizione insorge e chiede le dimissioni del Presidente del Consiglio oggi anche Assessore. Il mistero della mozione sull'ampliamento della Mapei, giudicata ingannevole dall'opposizione
La conferenza stampa dell'opposizione
La conferenza stampa dell'opposizione Da sinistra i Consiglieri Pierangelo Avanzi, Renato Rossi, Fabio Amato e fabio Cutulo
Mediglia: l’opposizione abbandona il Consiglio Comunale per protesta contro il doppio incarico di Elisa Baeli (assessore e presidente del Consiglio comunale)

Momenti di alta tensione sono intercorsi tra la maggioranza e l’opposizione a Mediglia, nel corso del Consiglio comunale di mercoledì 26 novembre che, tra gli altri punti in programma, prevedeva l'approvazione del riequilibrio del bilancio. La scintilla che ha fatto deflagrare un clima molto teso è stata la questione, sollevata dalla minoranza, relativa all’incompatibilità fra la carica di presidente del Consiglio comunale e quella di assessore di Elisa Baeli, cui recentemente sono state affidate le deleghe a Formazione, Lavoro, Sanità e Politiche Sociali. Portando alcune sentenze a supporto delle loro tesi, gli esponenti della minoranza hanno sostenuto l’illegittimità del Consiglio comunale, qualora esso fosse proseguito in quella situazione di fatto. «Le dimissioni da presidente di Elisa Baeli – ha commentato a riguardo il sindaco, Paolo Bianchi – erano previste da tempo ed erano state solo rinviate, in quanto alcuni documenti assembleari recavano la sua firma». A quel punto, dopo la rassegna delle dimissioni da presidente dell’assessore Baeli, si è proceduto alla sospensione dell’assemblea, per poter permettere al Segretario comunale di predisporre una delibera integrativa a riguardo. «Nonostante ciò – ha aggiunto il primo cittadino - , le opposizioni hanno abbandonato l'aula in segno di protesta, non considerando l'importanza dei punti da approvare, primo fra tutti il riequilibrio di bilancio, che la legge impone sia deciso entro il 30 novembre». La mancata approvazione in tempo utile di tale punto, di fatto, avrebbe implicato il serio rischio del commissariamento. «Questa dimostrazione di mancanza di buon senso – ha sostenuto il sindaco -, che ha anteposto mere questioni politiche a problematiche amministrative con scadenze ben precise, ha fatto sì che la maggioranza si compattasse ancor di più». Alla ripresa della seduta, quindi, si è proceduto all’elezione del nuovo presidente nel Consiglio, individuato nel consigliere Simone Rosi, e del suo vice, cioè il consigliere Maurizio Tarenzi, oltre che all’approvazione degli equilibri di bilancio. «Ora l’Amministrazione di Mediglia – ha concluso Bianchi - unica fra le molte del Sudmilano, potrà procedere su quella strada di utilizzo di fondi propri finora bloccati dal Patto di Stabilità».   

La conferenza stampa

La risposta dell’opposizione alle dichiarazioni del Sindaco non si è fatta attendere, venerdì 28 presso il Circolo del patronato Uil di Mediglia si è svolta una conferenza stampa a cui hanno partecipato tutti i gruppi consiliari di opposizione: Ercole Lequoque e Vera Cocucci (Mediglia 8 ), Nunzio Coscia (Mediglia per la legalità), Pierangelo Avanzi e Fabio Cutulo ( Mediglia x te), Rossi Renata e  Amato Fabio ( Fare Mediglia) e Andrea Zanatti in rappresentanza di Gianfranco Zani della Lista Meroni Sindaco.  Tema comune degli intervenuti è stata la leggerezza con cui la maggioranza affronta temi importanti e rispediscono al mittente le accuse di voler far commissariare il comune non votando l’aggiustamento di Bilancio: «La responsabilità è di chi porta in extremis una delibera così importante e di chi da due mesi non accoglie le istanze della minoranza sull’incompatibilità della carica di Assessore e di Presidente del Consiglio comunale e quindi  sul pericolo di veder invalidare un delibera di assestamento del bilancio  che rischia di compromettere il corso di questa Amministrazione Comunale. Proprio per questo avevamo depositato una  mozione urgente da discutere in Consiglio per la decadenza di  Elisa Baeli.» dichiarano all’unisono i partecipanti.  Contestuale alla conferenza stampa è arrivato il messo comunale a consegnare una convocazione di urgenza del Consiglio comunale per sabato 29 novembre alle ore 19: «Nell’ordine del giorno – dichiara il Consigliere Pierangelo Avanzi - fra i punti c’è l’annullamento in autotutela delle delibere assunte dal Consiglio comunale del  26 novembre e la ripresentazione della delibera sull’assestamento di bilancio ma  non c’ è ancora la delibera sulla votazione del nuovo Presidente del consiglio, che fra le altre cose meriterebbe una conferenza dei capogruppo per vedere di trovare un candidato che sia garanzia per tutte le parti. Un cortocircuito istituzionale – conclude Avanzi – anche perché la convocazione è fatta dal Sindaco Bianchi che in assenza del Presidente del consiglio e del Vice convoca l’assemblea».  Le domande che sollevano i gruppi di opposizione sembrano legittime e non dipanano certo la matassa che sembra aggrovigliarsi sempre di più: 
« 1)Se durante il Consiglio comunale del 26 novembre sono state ratificate le dimissioni di  Elisa Baeli da Presidente del Consiglio, senza fra l’altro passare dal protocollo poiché le stesse sono state scritte a penna a margine dello stesso Consiglio comunale  e mentre le opposizioni non erano in aula è stata inserito e votato un nuovo punto all’ordine del giorno per la votazione del nuovo Presidente del Consiglio Simone Rosi, come mai la convocazione è stata fatta dal Sindaco?
2) Se per la convocazione di urgenza per  sabato 29 hanno inserito un punto all’ordine del giorno quale l’annullamento di tutte le delibere assunte nel Consiglio del 26 oltre il fatto che finalmente il Segretario Comunale conviene che ci siano state irregolarità in merito e che l’assestamento di bilancio votato  non è valido, perché allora non è inserito il punto all’ordine del giorno per la sua votazione del nuovo Presidente del consiglio visto che se si procede all’annullamento si cancella la nomina di Simone Rosi ?

Mozione Mapei

La Mozione sulla Mapei


Durante il consiglio del  26 Novembre c’era in programma una mozione urgente depositata dal capogruppo del PDL e sottoscritta anche dal Sindaco Paolo Bianchi che poi è stata ritirata dal Capogruppo Antonella Intra in seguito all’abbandono dell’aula in seguito alla protesta .  Nella Mozione  si chiedeva al Consiglio comunale di votare una mozione che avrebbe dato mandato al Sindaco di perseguire tutte le azioni lecite nei confronti degli enti preposti per fare in modo portare a termine in breve tempo l’accordo di programma per un ampliamento della Mapei di Robbiano di Mediglia atto a ricevere tutti gli impiegati del Quartier Generale di Milano. Un’operazione presentata nei mesi scorsi al Consiglio Comunale e accolta positivamente da tutti i membri dell’assemblea.  Nuovi introiti dalle imposte, dagli oneri e una ripresa del mercato immobiliare locale grazie alla spinta degli impiegati che vorranno trasferirsi nei pressi del luogo di lavoro. È arere comune che grazie al trasferimento delle attività del capoluogo, Mediglia sarà al centro dei progetti futuri della Mapei, e ci sarà una ricaduta positiva sui servizi e sullo sviluppo del territorio circostante.  «La mozione – ha dichiarato Vera Cocucci -  metteva insieme l’Accordo di programma sulla Mapei con la Variante al PGT che sta terminando il suo iter, ma sono due cose ben distinte e diverse che viaggiano su due binari  diversi. Noi di Mediglia 8 non avremmo votato si perché per come era messa la mozione si accomunava il destino della variante del PGT oggi interessata dalle nuove norme della legge regionale di Viviana Beccalossi, sul consumo di suolo di approvata in questi giorni e l’Accordo di Programma sulla Mapei che deve passare necessariamente dalle conferenze di servizi con gli enti interessati e che nulla ha da spartire con la Variante del PGT; non avremmo votato No perché sappiamo che l’opportunità di concedere l’ampliamento alla Mapei è strategico per Mediglia; non ci saremmo astenuti perché si astiene chi non capisce bene le cose – conclude il Consigliere Cocucci – e noi invece le abbiamo capite bene, ma saremmo usciti dall’aula». 
«La Giunta Bianchi – dichiara l’ex vice-sindaco Nuzio Coscia - con questa mozione in pratica dice all’opposizione: guardate che se non approvate  la Variante del PGT non approvate neanche l’insediamento del nuovo comparto Mapei e fate un danno alla cittadinanza. Il sindaco vuole far passare attraverso questa mozione altre aree inserite nella variante del PGT che sono delle grandi furbate, e mi limito a chiamarle furbate». 
«Un atteggiamento – dichiara il Consigliere Fabio Amato - che inganna il comune cittadino che non sa che l’Accordo di programma è stipulato in seguito alla conferenza dei servizi che predispone un documento che deroga gli strumenti della pianificazione quali il PGT  e le sue varianti, non c’era nessun motivo di presentare quella mozione».
http://www.7giorni.info/cronaca/mediglia/mediglia-vive-i-suo-giorni-di-passione-comune-a-rischio-commissariamento.html

venerdì 28 novembre 2014


Riflessioni in un momento difficile



Nuzzo:" il salto nel vuoto del M5s di Parma"

Lettura dei dati delle regionali : questi hanno portato il Movimento ad un reale  4,6 %. Solo 44 attivisti compreso gli amministratori. E qualcuno cerca la sponda del pd del centro destra per  per il proprio futuro
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Possibile che i tanti, in questo momento di dibattito acceso, non si chiedano di come sono andate le elezioni a Parma per il Movimento 5 Stelle. Si, le elezioni Regionali 2014 che come tali sono a pieno titolo elezioni territoriali. Dove il territorio quindi risponde ai propri amministratori andando alle urne per dimostrargli la propria fiducia o la propria sfiducia. In Emilia Romagna é Parma la città amministrata dal Movimento 5 Stelle, Parma, l'unica.
Un governo a 5 Stelle, se la pratica amministrativa è tale dal sentirsi tanto forti da spiegare ad altri come fare ad amministrare (vedi l'incontro previsto per il 7 dicembre), dovrebbe dare risultati di altrettanto rilievo e di conseguenza ricevere dai cittadini importanti segni di fiducia quando si va a votare per il territorio, e quindi per le regionali che al territorio parlano direttamente.
Parma avrebbe dovuto/potuto dimostrare che dove si amministra bene, gli elettori fanno sentire la loro fiducia, la loro vicinanza.
Ancor prima una base ampia di sostenitori attivi avrebbe confortato le fila di coloro che seppur in pochi e nella loro quasi totalità si erano candidati per le amministrative del 2012 vincendole. Attivisti per il Movimento 5 Stelle di Parma oggi pochini e a contar le ultime defezioni sempre meno (per tutta la città 44 attivisti, compresi consiglieri, sindaco, vicesindaco, presidente del consiglio e capogruppo).
In contro tendenza rispetto all'astensione dal voto in regione ci saremmo/potremmo potuti aspettare di fare qui a Parma un risultato straordinario o perlomeno confortante. Non riesco a non guardare al numero reale degli elettori e ho necessità di andare oltre la cortina delle percentuali che se considerate e raffrontate senza il numero dei voti reali non consegnano il risultato effettivo.
Al primo turno delle ammistrative 2012 che ci ha consentito di andare al ballottaggio e poi di vincere le elezioni cittadine abbiamo preso il 19,47%  corrispondente a 17.103 votanti, due anni e mezzo fa.
Oggi i voti alle regionali nella città di Parma per il Movimento 5 Stelle sono stati 6.027 ossia 11.076 voti in meno delle elezioni cittadine e visto che si vogliono considerare anche le raffigurazioni percentuali il dato si traduce in una diminuzione di elettori 5Stelle a Parma del 64 % in soli due anni e mezzo. Un salto nel vuoto con vertigine.In queste elezioni regionali a Parma per il Movimento 5 Stelle hanno votato addirittura meno cittadini di quanti lo abbiano fatto per le elezioni regionali del 2010, allora furono 7.112.
Con un misero 13,51% quindi, ottenuto sul solo 34,13% degli elettori a Parma il Movimento 5Stelle prende di fatto, se si volessero considerare come cittadini e non come fantasmi inutili gli astenuti e quindi tutti gli aventi diritto al voto, un miserrimo 4,6% di voti su quelli realmente possibili.Eppure amministriamo, abbiamo/dovremmo avere il contatto diretto con la città e i suoi cittadini, siamo la rappresentanza politica con maggiore potere decisionale.
A stupirmi, una volta letto il risultato, è stato soprattutto vedere che l'autocritica rispetto alle proprie oggettive responsabilità, presumibili perlomeno, sul tracollo dei votanti 5Stelle a Parma non è stata minimante presa in considerazione.
A stupirmi maggiormente è stato il vedere che chi doveva per maggiore onere ed onore assumersi codeste responsabilità indica come responsabili, anche sul voto del territorio che amministra, altri, che siano Beppe e Casaleggio, che sia lo staff, che sia il tipo di comunicazione, tutto fuorché allineare riflessioni in chiaro su quelle che sono le proprie naturali, ovvie, certe, conseguenti al ruolo che si ricopre, responsabilità.In questo Movimento politico necessario alla nazione non facile è districarsi, siamo il frutto contorto ma reale di una nazione ormai a terra, dalla cultura deflorata e dalla storia dimenticata. Orde di politicanti e milioni di distratti cittadini per anni hanno fatto pasto indecente del nostro Paese. Potremmo essere quindi in un momento facile, crediamo sia possibile sovvertire pessime abitudini con pochi passi?
La confusione sembra ed è molta, al Presidente del Consiglio che giudica "secondario" il dato sull'assenteismo il mio biasimo più esecrabile.
Da consigliere comunale a 5 Stelle, portavoce nella mia città, Parma, la mia distanza da valori presunti, da appartenenze incoerenti, da una comunicazione di plastica che si fa beffa della realtà delle cose.Per brevità, non considero ascrivibili al Movimento 5 Stelle le azioni di chi ad esempio ha lavorato alacremente per un patto e documento condiviso con il centro destra ed il Pd per formare una lista unica da presentare alle elezioni provinciali svoltesi un mese fa. Esperimenti come questi, tipici della genia renziana non ci appartengono, appartengono invece al sindaco che ho contribuito ad eleggere, Federico Pizzarotti. La maggioranza che governa a Parma ritiene di poter insegnare come si amministra e come si fa politica, l'età matura permette di scegliersi i propri maestri. Non andrei ad ascoltare il presidente "secondario", Renzi, non andrò ad ascoltare chi come lui si muove ed agisce.

www.repubblica.it

giovedì 27 novembre 2014


Consiglio Comunale del 26 Novembre 2014 


Prima di tutto c’è da chiedersi se sarà pubblicato l’audio su Youtube, se cosi non fosse, sarebbe assai grave per due motivi :

1) Sorge dubbio che la maggioranza pubblica ciò che vuole mentre censura ciò che è “scomodo”
2) L’opposizione ha abbandonato il consiglio comunale

Ma veniamo alla cronaca dei fatti :

Appena iniziato il consiglio interviene con urgenza il consigliere di “Mediglia 8” Lequoque sollevando una questione di mancato rispetto dello statuto comunale, in pratica il presidente del consiglio comunale Elisa Baeli non può svolgere contemporaneamente anche
il ruolo di assessore,ma avrebbe già dovuto mettere all’ordine del giorno la nomina del suo sostituto, atto assolutamente dovuto in rispetto delle regole, la superficialità dimostrata dalla maggioranza è disarmante e preoccupante.
A quel punto, l’unica soluzione decente da percorrere sarebbe stata quella di sospendere il consiglio comunale e attivare l’iter per una nuova convocazione : nuova conferenza dei capigruppo e relativa stesura del nuovo ordine del giorno , nonché una discussione sull’importante nomina del nuovo presidente del consiglio comunale, scelta che non può essere presa in 5 minuti,od almeno,questo ci si aspetta da qualsiasi politico serio.

Ovviamente nulla di ciò che avrebbe potuto essere minimamente decente è stato accolto dalla nostra maggioranza, anzi si è verificato un totale stravolgimento della logica e delle responsabilità, un’arrampicata sugli specchi da record mondiale, infatti il nostro assessore al Bilancio La Porta ha affermato che non era possibile posticipare una nuova seduta del consiglio perché la vicinanza di inderogabili scadenze non lo consentiva e che (udite udite) la responsabilità di una decisione in direzione opposta avrebbe gravato sull’opposizione.
Un’affermazione risibile infatti,in perfetta sincronia,sono scesi i calzini di tutti coloro che stavano ascoltando.
Riepiloghiamo : abbiamo una maggioranza che vive di urgenze perenni, una sorta di croce rossa in tempo di guerra, ma ci chiediamo : “Non era proprio possibile affrontare tematiche come il bilancio con un più ampio margine?” e “Non era neanche possibile gestire l’avvicendamento del presidente del consiglio rispettando le regole?”. La responsabilità è SOLO VOSTRA!

Arriviamo dunque alla votazione : “ Sospensione?”. Com’era prevedibile 9 “NO” vincono contro 8 “SI”, tutta l’opposizione è uscita dall’aula e la maggioranza ha proseguito i lavori in beata solitudine,anche noi siamo usciti , più che altro per un senso misto di nausea,vergogna ed avvilimento ed anche un pelino di irrigidimento dei muscoli facciali per le istintive risate,non vi sappiamo quindi dire come sia proseguito il consiglio,ne sono disponibili strumenti per saperlo,possiamo solo supporre che abbiano rispettato l’ordine del giorno.

Non concordiamo con l’uscita dall’aula dell’opposizione,un gesto senza senso e senza utilità per il cittadino che questi signori dovrebbero rappresentare SEMPRE,di fatto hanno rinunciato anche alla discussione di tutto l’ordine del giorno,hanno agito di pancia,individualmente e non come rappresentanti di una collettività, forse pensavano di sconvolgere una maggioranza che se ne frega puntualmente delle opposizioni e rigetta qualsiasi collaborazione opponendo solo fanciullesche ripicche? Sarebbe ingenuo e questi signori non lo sono affatto.
Risultato : La maggioranza , senza alcuna remora e coerente con il suo livello di sensibilità politica,si è trovata ad affrontare temi come la Mapei in piacevole solitudine,senza rotture di palle,magari decidendo una delega in bianco al Sindaco per gestire, come una sorta di deus ex machina, la questione Mapei i cui riflessi andranno oltre il mandato di questa maggioranza che comunque se ne assumerà la responsabilità politica e morale per gli anni a venire;saranno ricordati a lungo.

Concludendo, occorre pendere atto che Mediglia è governata da una maggioranza in macerie,il Sindaco è terrorizzato dal dover indire un altro consiglio comunale,basterebbe una sola assenza e crollerebbe tutto, nonostante ciò ha scelto di adottare una posizione di forza, di prepotenza, asfaltando ogni tipo di discussione e prassi opponendo solo “i numeri” , basterà un raffreddore un pelino più violento della media per mettere a rischio la giunta, consigliamo una vaccinazione polivalente per tutti i suoi “amici”.

Chiediamo al segretario comunale , quale garante della trasparenza, che l’audio di questo consiglio comunale sia reso pubblico.

 

mercoledì 26 novembre 2014



L'Associazione Bancaria Italiana (Abi) ha pubblicato gli ultimi dati sulle sofferenze bancarie e i crediti incagliati, fotografando una situazione insostenibile non solo per le banche, ma anche e soprattutto per i debitori di piccole dimensioni e per le prospettive del credito, tuttora tragiche.
Se si guarda alle sole sofferenze, ovvero ai crediti ormai inesigibili a seguito del fallimento del creditore, il totale ammonta a 177 miliardi di euro, in ascesa rispetto al settembre del 2013 del 22,4% e corrispondente al 40% del capitale e delle riserve bancarie e a circa 1,2 milioni di soggetti insolventi. L'83% di questi debitori strozzati dalla crisi riguarda crediti sotto i 125 mila euro. Si tratta quindi di famiglie e piccole imprese, il cuore del tessuto produttivo del Paese e della domanda interna.
I dati però sono ancora più preoccupanti di quel che sembra. Estendendo la visuale ai crediti incagliati, cioè quelli non ancora dati per persi ma in forte dubbio, le difficoltà bancarie ammontano a 333 miliardi di euro, circa l'80% del capitale e delle riserve bancarie: una bomba ad orologeria sotto le menzognere promesse di "ripresa col botto" di Renzi. Se botto ci sarà, riguarderà il settore bancario e quello privato, vicini al punto di rottura. È chiaro che banche, famiglie ed imprese sono legate a doppio filo. È forse meno chiaro, e va dichiarato una volta per tutte, che il circolo vizioso di sofferenze e restrizione del credito parte dalla crisi di famiglie e imprese e queste, non il settore bancario, vanno sostenute con decisione. A beneficiarne sarebbe l'intero sistema economico italiano e, in seconda battuta, gli stessi bilanci bancari.
È inutile inondare di liquidità a basso costo le banche quando i depositi continuano a diminuire per l'impoverimento dei cittadini e i prestiti non vengono restituiti. Il credito, così, non ripartirà. Per rilanciare i redditi dei lavoratori, gli utili di impresa e il credito, però, condizione necessaria è diminuire drasticamente le tasse e predisporre un piano organico di investimenti pubblici produttivi nei settori strategici (rinnovabili e manutenzione del territorio su tutti).
Posto che l'euro e la Ue non cambieranno a tal punto da consentire questi provvedimenti vitali, bisogna preparare l'uscita, informare i cittadini a riguardo e riprendersi la sovranità economica, da cui discende anche quella democratica e parlamentare.

Senato 5 stelle

martedì 25 novembre 2014


Matteo Renzi, rottamare il popolo? Missione compiuta
di Pierfranco Pellizzetti | 24 novembre 2014
“Missione compiuta”, gigioneggia Matteo Renzi a fronte delle regionali emiliano-romagnole e calabresi. Certo che sì. Ma non tanto per la presumibile conquista della poltrona di governatore da parte dei due candidati sponsorizzati, personaggi tutto sommato insignificanti; latori di proposte politiche inesistenti. Niente di tutto questo. La vera missione giunta a compimento è l’aver rottamato, in un colpo solo, circa il dieci per cento del corpo sociale italiano; le donne e gli uomini che – in quanto cittadini – intendono concorrere a determinare la volontà generale. E l’effetto “piazza pulita” fa maggiormente impressione se il soggetto collettivo, in più fragoroso allontanamento da una concezione attiva della politica, è proprio l’antica “maglia rosa” nazionale del civismo:l’Emilia Romagna appassionata e socialdemocratica.
Il nostro premier può farsi scrivere dal ghost-writer di fiducia tutti i temini che vuole sulla sua presunta natura di sinistra, può precettare la Gioconda Boschi allo sbandieramento dell’essenza newdealistica ed egualitaria del Jobs Act (ma perché questi anglicismi, visto che il Renzi si incarta quando bazzica l’anglofonia? Lo chiamiAsfaltalavoro così ci capiamo meglio). Renzi può raccontarcela come vuole, anche se la gag mostra ormai la corda.
Resta il fatto che l’obiettivo della Destra apparsa in Occidente da quattro decenni, diventando dominante da un quarto di secolo, ha come primario obiettivo quello di azzerare il popolo. Obiettivo che il giovanile di Rignanoporta avanti con proterva determinazione sotto gli sguardi compiaciuti dei suoi mentori e precettori (Berlusconi e Verdini tra i più cari), di quanti avevano vendette da consumare a sinistra (tipo Sacconi) e con la benevola approvazione dei liquidatori internazionali della tradizione progressista novecentesca keynesiano-rooseveltiana (dai vari Blairai tecno-killer di Bruxelles, al servizio del sistema bancario internazionale).
Il senso generale dell’operazione discende da due inestirpabili retropensieri del nostro tempo: la logica finanziaria, in cui la ricchezza per riprodursi non ha più bisogno delle persone (la produzione di denaro a mezzo denaro; a differenza dell’età industrialista, in cui il capitale produceva masse che ne acquistassero i prodotti); la priorità del potere oligarchico che recalcitra ad ogni forma di controllo, in particolare quello democratico. Sicché fa specie (ma non troppo) che gli Orfini – già “giovani turchi, poi rivelatisi “vecchi ottomani” (nel senso di afferrare poltrone) – imbarcati felicemente sul carro renziano non emettano neppure un sospiro davanti alla mattanza in atto. Così, tanto per salvarsi l’anima.
Il fatto è che la vicenda regionale si inserisce in un lungo processo di normalizzazione in corso non da oggi. Che nel nostro Paese si accompagna alla sostituzione di seppur imperfette forme didemocrazia deliberativa con il grande baraccone dello star-system; iniziato con il guitto di Arcore e proseguito da una lunga serie di imitatori, che avevano recepito dal maestro le virtù dell’illusionismo per la conquista del consenso. Quella sequenza di personaggi che pare giunta alla sua più compiuta espressione nel premier che gioisce davanti all’esodo dal voto di sei italiani su dieci; sostanzialmente perché l’intera offerta esposta sui banconi elettorali appariva loro inaccettabile.
Certo, così facendo si consente alla banda che presidia il varco della politica di vincere per no-contest, per abbandono della controparte civica. E di questo dovrebbe farsi carico in termini autocritici chi ha dissipato le speranze riposte nel febbraio 2013 nell’Altra Politica da parte di un quarto di italiani. Intanto continua l’opera di abrogazione del popolo. Un vecchio sogno delle plutocrazie, se già all’inizio dell’età industriale l’abate Sismondi poteva scrivere: “In verità non resta che desiderare altro se non che il re, rimasto solo nell’isola, girando una manovella, faccia eseguire per mezzo di congegni meccanici tutto il lavoro dell’Inghilterra”.


lunedì 24 novembre 2014

VITTORIA,AFFLUENZA E' UN PROBLEMA SECONDARIO

Questa l'analisi di Renzi,quindi del PD,quindi della situazione politica in Italia.

Non mancano manifestazioni di autentico giubilo :

Renzi : "Da quando ci sono io,solo vittorie"

Lega : un tripudio doppiata Forza Italia

Ma chi ha perso? Ovviamente il Movimento 5 Stelle.

Ora occupiamoci di cose marginali, quasi superflue quando si analizza l'esito di una tornata elettorale,dei voti :

In Emilia Romagna il M5S nel 2010 aveva preso 126.619 voti, ieri 159.456 , i voti sono aumentati ma abbiamo perso,ovvio.
(se poi pensiamo a quanto abbiamo speso per la campagna elettorale ,poche migliaia di Euro,
c'è da spararsi,senza contare che non abbiamo utilizzato soldi pubblici,pazzi,autentici dilettanti della politica)

Tra Emilia Romagna e Calabria il PD ha perso 798.000 voti,un eclatante vittoria,come negarlo?

Sempre in Emilia Romagna : Forza Italia passa da 518.108 voti a 100.478 voti,insomma un capolavoro.

Ma la vera star è la Lega che ha perso in Emilia Romagna 55.162 voti ,ma ha doppiato Forza Italia,questa è classe.

Se poi osserviamo i dati dell'affluenza ci si rende conto che i partiti hanno vinto la loro battaglia contro l'antipolitica, hanno saputo intercettare i bisogni degli Italiani e sono stati premiati, ma guardiamoli:

In Emilia Romagna l'affluenza è stata del 37,67%, la fiducia nei partiti da parte dei cittadini è saldamente ancorata, che il 62% se n'è fottuto son dettagli,
avranno preferito andare al mare,con questo tempo come resistere?

In Calabria c'è stata un'affluenza del 44%, praticamente tutta la Calabria è corsa al voto eccitata.

Nonostante l'anti-politica abbia fatto notare governatori corrotti e politici che si compravano vibratori con soldi pubblici, il popolo
Italiano (quello responsabile) ha dimostrato maturità e non si è lasciato ingannare,

W la democrazia.

domenica 23 novembre 2014

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 39, comma 3, del D.L.vo N. 267/2000;
Visto l'art. 21 dello Statuto Comunale
 SI RENDE NOTO
che il Consiglio Comunale si riunirà in seduta pubblica ordinaria
Mercoledì 26 Novembre 2014 alle ore 21.00
 presso la Sala Consigliare di Triginto - Via Risorgimento angolo Via F.lli Bandiera
 per la trattazione del seguente
ORDINE DEL GIORNO
  1. Comunicazioni del Sindaco
  2. Fusione per incorporazione di IDRA MILANO S.r.l. in CAP HOLDING S.p.A.
  3. Approvazione dei verbali della seduta in data 25/09/2014 nonché del verbale di trascrizione della seduta in data 25/09/2014
  4. Risposta a interrogazione presentata dal Consigliere Signor Pierangelo Avanzi del gruppo consiliare "Mediglia X Te" protocollo N. 12650 in data 29/07/2014.
  5. Mozione presentata dal Consigliere Signor Pierangelo Avanzi del gruppo consiliare Mediglia X Te, protocollo N. 12651 in data 29/07/2014.
  6. Mozione presentata dal Capogruppo Signora Antonella Intra del gruppo consiliare PDL protocollo N. 18245 in data 17/11/2014.
  7. Convenzione fra i Comuni di Mediglia e Tribiano per la gestione associata delle funzioni di catasto, del sistema dei Servizi Sociali, di Polizia Locale e Polizia Amministrativa Locale. Scioglimento parziale del vincolo convenzionale.
  8. Ratifica atto G.C. N. 97 del 30/10/2014 "Variazioni d'urgenza al Bilancio di previsione 2014".
  9. Nomina del Revisore dei Conti per il triennio 2015/2017.
  10. Assestamento al Bilancio di previsione 2014 - Variazioni al bilancio 2014 e pluriennale 2014/2016 
 La cittadinanza è invitata a partecipare
Mediglia, 21 novembre 2014
Il Presidente del Consiglio Comunale
Elisa Roberta Baeli

sabato 22 novembre 2014

Lettera aperta ai simpatizzanti e attivisti del Movimento 5 Stelle


Durante i nostri incontri settimanali è emersa la volontà di portare avanti dei progetti, legati al territorio, che potrebbero essere condivisi anche con voi.
Uno degli argomenti che ci sta più a cuore è la gestione dei rifiuti, intesa come potenziale risorsa da sfruttare, e non come semplice smaltimento.
Siamo convinti che un'iniziativa del genere, se impostata e gestita correttamente, potrebbe avere un impatto estremamente positivo verso la collettività e ci consentirebbe di proporci verso la medesima in maniera propositiva.
Detto questo, vi invitiamo ad un incontro, da concordare, per poter affrontare e condividere le modalità e gli aspetti operativi di una simile iniziativa.


Movimento 5 Stelle Mediglia