domenica 13 novembre 2016

Il gatto e i topi

Un esperimento di un noto medico Henri Laborit mette in evidenza come due topi, posti in una gabbia dal pavimento elettrificato, ad ogni scossa si attacchino tra loro accusandosi l’un l’altro di essere la causa del reciproco malessere, un topo messo da solo in una gabbia dal pavimento elettrificato subendo lo stress, si ammala e cade nell’oblio. Il topo non si cura di chi abbia costruito la gabbia ma si accontenta, a costo di continuare a prendere scariche, di trovare un poveraccio nella sua stessa situazione su cui scaricare la colpa e la propria frustrazione.
Siamo ingabbiati in un sistema creato ad hoc per tenerci taciti e accondiscendenti e non ce ne accorgiamo, una gabbia ci è stata calata sulla testa e continuamente vengono rilasciate scariche di intensità sempre maggiore. Il sistema si basa sul continuare a creare ed inserire sempre una classe più debole all’interno della gabbia così che noi distrutti dalla situazione possiamo sfogarci con l’ultimo arrivato, è tutto finto: basta piazzare un nemico messo peggio di noi che ci rinfranchiamo nell’attaccarlo. Aprite gli occhi e pensate bene a quanto vi facciate male, a !quanto ci facciamo male! quando ci dividiamo in fazioni per incolparci invece di prendere a calci il sistema che ci dà la scossa e sorride da dietro il vetro.

Non facciamo la fine del topo, si sono resi conto che basta creare eserciti colorati e dividerci per tenerci buoni, ci basta vedere chi sta peggio per pensare di stare bene, ci basta che al casello dell’autostrada ci sia coda per essere felici di avere il telepass, ci basta sapere che non possono circolare le targhe pari per essere felici di avere una targa dispari, come a qualcuno bastava sapere che l’ingresso fosse “vietato a cani ed ebrei” per essere felice di poter entrare.
Non creiamo spaccature, Uniamoci!
Be cats don't be rats!
[Ispirato da Henri Laborit e Telebalasso]

venerdì 11 novembre 2016

Non ce la faccio più

Non ce la faccio più a dover filtrare le notizie di questi giornalisti mantenuti a mie spese, a tue spese, che altro non sanno fare che operazioni di lecchinaggio di massa, è vergognoso come ogni giorno riescano a farmi pentire di aver acceso la televisione, la radio o aperto il giornale.
Non ce la faccio più a essere rappresentato e additato come un urlatore, aggressivo e fascista o comunista a seconda dell’angolo di chi ci urla contro.
Non ce la faccio più a rincorrere la notizia, falsa, e a doverla smontare un pezzo dopo l’altro alle orecchie incredule delle persone che mi circondano solo perché la lente del microscopio spesso viene posizionata nell’angolo sbagliato del foglio.
Non ce la faccio più a urlare alla gente il mio disagio, quanto sia umiliante vedere come, in maniera plateale, la classe politica ci sottometta al loro volere, ci compri senza troppi veli: 80 euro ieri, 500 oggi e domani chissà, forse delle scorte di olio di ricino.
Non ce la faccio più a trasformare la rabbia in motivazione, la svogliatezza generale in forza di volontà, il disinteresse in interesse.
Non ce la faccio più a concepire come si possa fare continuamente politica da bar senza mai scendere in piazza (in senso metaforico e non) per far sentire la propria voce, non vi rendete conto che a causa di chi non dimostra interesse la nostra opinione non conta più nulla, ci trattano come piranha in un’acquario che si sbranano in attesa di un pezzo di carne. Riflettete su cosa succede quando il vostro amato telegiornale comunica l’ennesimo contentino che un governo promette al popolo... concentratevi sul sistema che vi gira attorno e rendetevi conto che è FINITO! Sono anni di Quaresima che sembrano non voler terminare mai. Non ce la faccio più ad alzare la testa dal volante e guardare gli occhi spenti delle persone che si illuminano solo della luce dei loro smartphone.
Non ce la faccio più col pulcino pio, i matrimoni gay, le elezioni americane, le mattanze, la guerriglia, le pensioni, andiamo a comandare, l’Iwatch, la svalutazione, il gratta e vinci, il PIL, l’olio di palma, il salmone norvegiese, il tombino rotto, il mirtillo dell’Alaska, il guadagno facile, la macchina che inquina, il prolungamento della metropolitana, la tassa sui rifiuti, la pedofilia e..... 
BASTAAAAAA!!
NON CE LA FACCIO PIÙ!